Boom '70

Mostra temporanea del Touriseum nella rimessa di Castel Trauttmansdorff

07/03/2025 Mostra temporanea
Museo Provinciale del Turismo

Intorno al 1900, le località di cura e di villeggiatura del Tirolo meridionale vivono un periodo di fioritura. Nelle aree periferiche dell’Alto Adige, invece, il turismo arriva soltanto negli anni Cinquanta, quando prende piede il trasporto individuale motorizzato. Tra il 1970e il 1980, le presenze salgono da dieci a 20 milioni, e l’Alto Adige conosce la sua versione del moderno turismo di massa. L’ambiente di vita e la quotidianità della popolazione mutano rapidamente. Nella mostra, alcuni protagonisti raccontano come vissero gli incisivi cambiamenti di quegli anni.

A partire dal 5 giugno 2025, il Touriseum nella rimessa per le carrozze di Castel Trauttmansdorff ospiterà una mostra sulla rapida ascesa del turismo negli anni Settanta. 

Mentre le località termali ed estive del Tirolo meridionale conobbero il loro primo picco turistico intorno al 1900, il turismo raggiunse i remoti villaggi di montagna e le alte valli dell'Alto Adige solo con la diffusione del trasporto privato negli anni Cinquanta. Soprattutto gli ospiti tedeschi iniziarono a scoprire queste regioni remote. Per la popolazione rurale, che viveva ancora in condizioni modeste, ciò rappresentò una gradita nuova fonte di reddito. Furono soprattutto le mogli dei contadini ad affittare le loro camere private ai villeggianti, gettando le basi per una rapida crescita del turismo. Tra il 1970 e il 1980 il numero di pernottamenti è raddoppiato, passando da dieci a 20 milioni: è nato il moderno turismo di massa. L'ambiente di vita e la quotidianità della popolazione altoatesina cambiarono a un ritmo impressionante e, mentre molti non si mossero abbastanza velocemente, altri si sentirono sopraffatti dagli sviluppi.

La nuova mostra speciale del Touriseum invita i visitatori a rivivere questo entusiasmante periodo di cambiamento attraverso i ricordi dei testimoni contemporanei. In sei isole tematiche, essi raccontano lo scontro tra mondi opposti: Industria contro turismo, povertà contro modernità, chiesa contro bikini - - e le esigenze degli ospiti, spesso in contrasto con quelle dei bambini. I racconti offrono una visione delle decisioni che hanno portato alla promozione del turismo nelle aree rurali, dei primi incontri con gli ospiti, che hanno aperto un nuovo ruolo alle donne in particolare come padrone di casa, e delle relazioni amichevoli con le persone provenienti dalle grandi città, che hanno offerto alle famiglie contadine una “finestra sul mondo”. Allo stesso tempo, si parla anche delle sfide del boom turistico: la perdita di privacy, l'influenza di nuovi stili di vita, la rapida attività edilizia e lo sfruttamento delle condizioni di lavoro. 

Gli estratti delle interviste provengono da oltre 70 conversazioni condotte nel 2024 e 2025 nell'ambito del progetto di ricerca “Turismo in Alto Adige dal 1961 al 1983” per il Touriseum. I risultati completi saranno pubblicati nell'autunno del 2025 in una pubblicazione che approfondirà il tema della mostra.

Oltre alle voci narranti, alcuni oggetti storici selezionati degli anni Settanta illustrano questo periodo di sconvolgimenti: dai manifesti pubblicitari turistici ai cimeli personali, fino a stravaganti oggetti di uso quotidiano del mondo degli affittacamere privati, come un bidet portatile in plastica. 

Attraverso l'emozionante prospettiva dei protagonisti, la mostra mostra mostra come gli sviluppi degli anni '70 hanno trasformato l'Alto Adige nella destinazione turistica che è oggi, e allo stesso tempo invita i visitatori a riflettere sul presente e sul futuro del turismo in Alto Adige.

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