We need you!
Mostra temporanea del Touriseum nella rimessa di Castel Trauttmansdorff
Negli ultimi vent’anni, il fabbisogno di personale nel settore ristorativo-alberghiero è raddoppiato: oggi, nell’alta stagione, i bar, alberghi e ristoranti dell’Alto Adige danno lavoro a 40.000 persone. Da dove arrivano cuochi, cameriere e baristi? E come riesce il settore a garantirsi la manodopera necessaria? L’esposizione temporanea 2023 del Touriseum solleva questioni di grande attualità.
La mostra „We need you“ doveva aprire il battenti nel 2020. Poi arrivò la pandemia, e l’esposizione dovette essere rimandata. Nel frattempo, l’economia turistica locale ha battuto ogni record degli anni pre-Covid, nonostante la crisi del clima, l’esplosione dei prezzi e la guerra in Ucraina. È un momento più che opportuno, dunque, per una mostra sul turismo altoatesino che tenga conto degli sviluppi più recenti. Evidenziati graficamente, gli aggiornamenti danno un tocco speciale ai contenuti.
La prima parte della mostra affronta il perché della penuria di personale. Tra i motivi vi sono la crescita massiccia del turismo e la forte spinta verso i segmenti alti del settore alberghiero, particolarmente affamati di personale. Se in passato a un affittacamere bastava un dipendente per gestire 30 posti letto, oggi un albergo a quattro stelle necessita di un addetto ogni cinque clienti. Altra questione affrontata è la provenienza del personale: quasi la metà arriva da fuori provincia. La mostra fa luce anche su alcuni aspetti negativi del lavoro nell’industria turistica: si lavora nelle ore serali e nei fine settimana, i giorni di riposo scarseggiano, ai lavoratori stagionali spesso non è offerto l’alloggio, e non di rado, nelle strutture a conduzione famigliare, la gestione del personale lascia a desiderare. Non è un caso se molti giovani, concluso l’apprendistato nel turismo, scelgono di cambiare settore. Su questi temi, la mostra confronta passato e presente.
Nella seconda parte, un percorso interattivo permetterà ai visitatori di fare un’esperienza lavorativa in prima persona. Si inizierà con un colloquio di lavoro personalizzato grazie a uno speciale software. I visitatori potranno poi rendersi conto della quotidianità lavorativa in varie aziende, come fossero dei veri cuochi, camerieri, custodi o animatori. Forse gli toccheranno orari lavorativi accettabili, una giusta paga e benefit interessanti. O forse no.